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Il futuro non è più quello di una volta

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Il futuro non è più quello di una volta

3 - 9 novembre 2021

Rubrica sulla fantascienza

Care lettrici e cari lettori, nell'avviarci verso la conclusione di questo nostro percorso, come anticipato la volta scorsa, senza indugiare oltre diamo subito voce all'alfiere dell'orgoglio femminista, alla paladina della rivolta contro chi sfrutta, offende, emargina le donne e contro il millenario sistema patriarcale: Joanna Russ. La Russ si impose sulla scena della letteratura fantascientifica, vincendo nel 1972 il premio Nebula con il racconto breve “Quando cambiò”. Chi vuole lo può trovare nell'antologia "Aliene, amazzoni, astronaute".

In una società di sole donne, che ha trovato modo di continuare a esistere nonostante la totale assenza degli uomini, che effetto può avere l'improvviso ed inaspettato irrompere sulla scena dell'altro sesso? Lo scenario immaginato non è molto originale, ma la Russ lo affronta in modo ben diverso da come ha fatto Wyndham: la scrittrice americana pone l'accento sull'autovalorizzazione per l'autonomia sessuale delle donne. Ma Joanna Russ mira ben più in alto che a una semplice inversione dei ruoli. Ben diversa, infatti, la profondità offerta con lo sconvolgente, seppure letterariamente non riuscitissimo, "The Female Man", difficile la traduzione, perché la lingua italiana manca d’una forma neutra.

Originariamente scritto nel 1970 e pubblicato per la prima volta nel 1975, ci vollero ben 14 anni perché fosse tradotto anche in Italia, passando comunque quasi inosservato. Il romanzo è una cronaca piena di suspense e arguta di ciò che accade quando quattro donne, provenienti da mondi paralleli drasticamente diversi, si incontrano. Fra autobiografia, utopia e manifesto di rivolta la scrittrice ci propone quattro guide, quattro diversi scenari possibili per l'affettività femminile.

Jeannine, bibliotecaria, è una donna oppressa, che vive in un presente alternativo, che non è mai sfuggito alla Grande Depressione e non ha mai conosciuto la seconda guerra mondiale.

Janet, abitante del pianeta Whileaway, una società utopica dove tutti gli uomini sono morti a causa di una epidemia. Sicura di sé e assertiva, è forse la più indipendente, perché non ha mai sperimentato il dominio patriarcale.

Jael, amazzone di un futuro prossimo dove è in corso una lunga guerra tra i sessi. È una radicale e non fa molto appello alla sua emozione, ma si concentra esclusivamente sulla realtà dei fatti.

Infine Joanna, donna contemporanea, alter ego dell’autrice in un gioco di specchi e provocazioni.

Le novità che Joanna Russ introduce nella fantascienza non sono solamente contenutistiche, ma anche linguistiche: il linguaggio e lo stile si adattano a esprimere diverse esperienze extrasensoriali provenienti dal mondo interiore.

The Female Man rimane il più importante documento sulla dialettica tra fantascienza e femminismo, un'opera che rappresenta un generoso tentativo di allargare i confini di un genere, investendolo dei sogni e delle fantasticherie di una donna.

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